giovedì 23 dicembre 2010

Pranzo di Natale, ricco, alternativo e lombardo. Il meglio per gli auguri

Il pranzo di Natale deve avere due caratteristiche importanti per essere considerato ben riuscito: permettere alla padrona di casa di partecipare ed essere nel contempo tradizionale e originale.
Un tempo dalla tavola di Natale erano banditi i cibi semplici di ogni giorno, ma oggi che abbiamo di tutto, possiamo permetterci di trasformare i cibi semplici in leccornie da gourmet.
Il suggerimento principale è quello di preparare un menù a “chilometro zero”: tutti i cibi che si porteranno in tavola dovranno provenire, sia per l’acquisto sia per la produzione, da una cerchia di chilometri estremamente ristretta. Il massimo sono 50 chilometri.
Ciò significa che il menù cambierà a seconda del luogo in cui siete e che sarà la vostra fantasia e conoscenza del territorio in cui vivete a formarlo. In questo articolo potrò darvi qualche suggerimento lombardo.

Per gli antipasti preparate dei piatti di salumi e verdure: come sottaceti e sottolio usate quelli fatti in casa lo scorso autunno, come pomodori verdi o cetrioli sott’aceto. sciacquate i sottaceti  e salateli prima di portarli in tavola.

Tra gli antipasti la faranno da padroni i nervetti di bue conditi con cipolle spagnole crude, tagliate molto fini, fagioli cannellini lessati e olio extra vergine del Garda o Ligure. Una delle ricette lombarde più conosciute ed apprezzate

Tra i salumi i più adatti ci saranno i salami locali, le bresaole, i prosciutti crudi, alcune fettine di lardo e alcune scaglie di parmigiano reggiano da condire con aceto balsamico.
Non deve mancare un piatto su cui adagaire fettine di polenta raffreddata, tagliata e poi abbrustolita nel forno, da mangiare insieme agli antipasti.

Tra i pesci da antipasto, in Lombardia sono immancabili il capitone e l’anguilla.


Per i primi piatti ci si sbizzarrisce. Ogni località ha un suo piatto tradizionale che si mangia solo a Natale. Gli agnoli in brodo lombardi sono una tradizione particolare. Una tazza di brodo di carne di manzo e gallina, bollente, con alcuni agnoli ripieni di carne è servita fra l’antipasto e il primo piatto.

Ogni convitato verserà mezzo bicchiere di lambrusco nella tazza insieme a due cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato.

Il nome di questo intermezzo è “invin” ed è uno dei piatti semplici lombardi che vanno assolutamente assaggiati.

Il primo sarà un piatto più consistente di agnoli fatti in casa in brodo di carne.

Le pietanze saranno composte da un piatto di lessi risultati dalla cottura del brodo e passati nel forno per una mezz’ora, che circondano la faraona arrosto. Il segreto di questo arrosto è la cottura lenta al forno, bagnato con vino rosso secco e con un limone infilato nella pancia del volatile.
Arrosti e lessi, potranno essere gustati con mostarde di frutta fatte in casa e con salse di mele accompagnate da alcune fettine di polenta.

Nonostante sia contro la legge della fisica per cui il contenuto non può superare in volume le misure del contenitore, a questo punto arriva il dolce.

Il Panettone semplice, con uvette e canditi, è il più indicato. Lo si mangia imbevendo le fette in un bicchiere di vino spumante dolce d'oltrepo di santa Maria la Versa, mentre si pronunciano gli auguri di buon Natale e ci si scambia finalmente i regali.

Fonte foto: @Hartung di wikimedia commons

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