ci si domanda quale sarà la strategia del nuovo ammnistratore delegato di UniCredit che per gestire l’istituto. Federico Guizzoni si incontrerà oggi con i segretari degli otto sindacati bancari riconosciuti per trattare sui 4.700 esuberi che comprendono i 600 posti di lavoro che andavano eliminati dopo la fusione con Capitalia.
La trattativa sindacale verte sul periodo in cui questi lavoratori saranno lasciati a casa. si pensa di arrivare ai cinque anni anziché tre purché 3000 lavoratori escano entro il 2013.
Si tratterebbe di un ridimensinamento del personale che farà risparmiare alla banca qualcosa come 770 milioni di euro l'anno.
quello che importa davvero le fondazioni bancarie che son socie di Unicredit è che Federico Guizzoni possa sciogliere i nodi del prestito commerciale, magari nominando dei direttori generali che sappiano gestire il credito alle piccole e medie imprese senza strozzarle, come avviene in questo momento.
Si dice infatti che saranno nominati due direttori generali, in modo da poter accontentare anche i tedeschi che sembrano temere di essere usciti un po' sconfitti dalla nomina dell'amministratore delegato.
resta l'incognita Libia che ha fatto sapere che fermerà la scalata tentata questa estate, ma le cui assicurazioni riscuotono poca fiducia.
Intanto sono stati messi sul mercato i nuovi covered bond di Unicredit che sono stati richiesti dalla Germania e dalla Francia, oltre che dall'italia.
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