Il 20 novembre è l’anniversario in cui l’Assemblea dell’ONU ha adottato la Dichiarazione sui Diritti del Fanciullo nel 1959 e poi dell’approvazione della Convenzione sui diritti del fanciullo avvenuta nel 1989. L’italia ha trasformato in legge la convenzione il 27 maggio 1991 e poi nel 1997 ha istituito la commissione parlamentare per i diritti dell’infanzia e l’osservatorio nazionale per l'infanzia.
In questa settimana è il popolo di internet che si è mosso con i festeggiamenti, e mentre gli utenti di facebook hanno sostituito, per l’occasione, la foto dei loro profili con immagini dei cartoni animati che più hanno amato, Google ha dedicato alla giornata per i diritti dell’infanzia un suo logo particolare. Il Logo di Google è la sintesi di quello che si cerca di ottenere per i bambini di tutto il mondo e che è descritto nella dichiarazione del 1959. I bambini hanno diritto alla casa, alla salute, al cibo, all’istruzione, al gioco e ad essere educati al’interno della loro comunità, del proprio popolo nel rispetto della propria cultura e dai loro genitori. Quest’ultimo diritto è anche a protezione di quelle etnie perseguitate che spesso sono private della possibilità di poter educare i propri bambini dai loro persecutori. I bimbi hanno diritto al calore della loro famiglia. Un altro concetto importante da proteggere è il diritto al gioco dei bambini. Sono troppi, nel mondo, i bambini sfruttati oltre le loro possibilità, spesso anzi, per il fatto di essere piccoli sono pagati anche meno.
Fonte: Affaritaliani; google/ Foto: google doodle.
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