Notizie ottime sul fronte della cura della malattia del millennio: l’aids. Il vaccino preparato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) italiano è alla seconda fase di sperimentazione sull’uomo ed ha raggiunto risultati eccezionali. 87 pazienti che erano già sotto cura con i farmaci classici, sono migliorati significativamente nelle 48 settimane, dopo aver iniziato il programma di vaccinazione.
La professoressa Barbara Ensoli, coordinatrice del gruppo che si occupa della sperimentazione, ha spiegato sulla rivista Plos One il motivo per cui hanno deciso di dare la notizia in questa fase invece di attendere i risultati finali: “abbiamo ottenuto in tempi molto rapidi risultati statisticamente significativi: vederli è stata un'emozione".
I farmaci normalmente utilizzati per curare l’aids, gli antiretrovirali, riducono il numero delle particelle di virus in circolazione nel corpo del malato, ma non le eliminano del tutto. Il virus in questi casi tende a difendersi isolandosi in bolle, chiamate “santuari”, in cui si prepara per sferrare il prossimo attacco all’organismo. Questa situazione tiene il sistema immunitario in continua allerta creando al malato problemi cardiovascolari, epatici e renali. Il vaccino, invece, colpisce la proteina TAT interna al virus che, senza la quale, non può nè moltiplicarsi nè diffondersi. “Il vaccino sembra riportare il sistema immunitario verso uno stato di equilibrio'' dice ancora la dottoressa Ensoli.
Anche il presidente dell’ISS, Enrico Garaci, è molto soddisfatto dei risultati e del metodo di lavoro utilizzato. la sperimentazione ha messo in diretta relazione i malati con i ricercatori. “dal bancone del laboratorio al letto del paziente" ha detto.
Per finire la fase 2 bisognerà arrivare a vaccinare 160 volontari e servono altri finanziamenti che, visti i risultati, non potranno mancare.
Fonte: Ansa
Foto: dake (wikimedia commons)
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