Berlusconi ha annunciato che per l’alluvione del Veneto sono stati trovati 300 milioni di euro, che però serviranno per un primo intervento sulla base del primo esame provvisorio fatto dalla protezione civile del Veneto. "Ieri abbiamo detto che ci sarebbe stato un intervento immediato e sostanzioso da parte dello Stato e con questo stanziamento diamo una risposta alle promesse che abbiamo fatto.” Il premier ha assicurato che successivamente saranno decise le altre somme da destinare alle autorità locali. Poi ci saranno degli interventi sulle spese correnti degli enti locali che saranno sbloccati da Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, appena possibile.
Saranno sospese le rate dei mutui per le famiglie e le imprese e l’ABI, l'Associazione bancaria italiana che riunisce tutti gli istituti di credito, ha deciso di stanziare 700 milioni di euro per prestiti alle famiglie e alle imprese. Questo potrebbe esser un primo passo di una lunga e difficile strada, fatta di partecipazione ai bandi e agli stanziamenti da parte di persone che hanno poca dimestichezza con questo genere di proccedue. Ci sono da fare due conti distinti: il primo riguarda la spesa pubblica e gli interventi sulle strutture pubbliche, cui saranno destinati i 300 milioni premessi da Berlusconi e l’altro è il conto sui danni avuti dai privati, cui saranno destinati 700 milioni in prestiti delle banche. A questi due conti dovranno essere sommate le minori entrate che deriveranno dalla mancata attività delle aziende e quelli derivanti dall’impossibilità di portare a termine gli ordini che erano in consegna in questo periodo. Il danno economico va quindi al di là del danno concreto e della valutazione del costo dei beni pubblici del Veneto.
Fonte: Ansa
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