L’editoriale di Marco Travaglio sui referendum ad Annozero (video)
Marco Travaglio mi è simpatico, anche se spesso non sono d'accordo con lui. E mi divertono , anche se non sono troppo veri, i suoi monologhi editoriali.
Ascoltandolo sembra che i suoi ragionamenti filino via lisci lisci, proprio perchè diverte. Però, se ci si sofferma un attimo a pensare si capisce che c'è qualcosa che non va nei suoi discorsi.
In questa puntata fa il pelo e contropelo alla strategia comunicativa dei referendum, raccontando la storia di come Di Pietro li abbia promossi contro tutti e di come invece il Pdl li abbia boicottati.
Interessante poi la teoria di Travaglio che dice che Berlusconi e i suoi hanno cercato di boicottare soprattutto il referendum contro il nucleare per evitare che trascinasse con i voti il raggiungimento del quorum anche per il referendum sul legittimo impedimento.
Mah... Non so. A me sembra che la legge sul legittimo impedimento al momento sia una legge che rende inutile la resistenza dei politici ai processi seri.
Invece trovo estremamente importanti i due referendum sull'acqua, in cui il no porterà all'abrogazione della legge che non permette ai comuni di gestire al meglio i servizi di distribuzione dell'acqua tramite appalti o gestioni in economia di scelta locale.
Il referendum contro il nucleare è abbastanza importante. Se vincerà il no e se ci sarà il quorum, fermerà la costruzione delle centrali nucleari per 5 anni invece che per 1. E non credo che l'opinione pubblica possa cambiare idea in un anno. Non si tratta di emotività, ma del fatto che nessuno si fida della gestione che lo stato italiano può garantire. Chi è disposto a passare sopra agli sprechi delle autostrade di Reggio Calabria, non è disposto a rischiare le stesse superficialità per una centrale nucleare.
Marco Travaglio mi è simpatico, anche se spesso non sono d'accordo con lui. E mi divertono , anche se non sono troppo veri, i suoi monologhi editoriali.
Ascoltandolo sembra che i suoi ragionamenti filino via lisci lisci, proprio perchè diverte. Però, se ci si sofferma un attimo a pensare si capisce che c'è qualcosa che non va nei suoi discorsi.
In questa puntata fa il pelo e contropelo alla strategia comunicativa dei referendum, raccontando la storia di come Di Pietro li abbia promossi contro tutti e di come invece il Pdl li abbia boicottati.
Interessante poi la teoria di Travaglio che dice che Berlusconi e i suoi hanno cercato di boicottare soprattutto il referendum contro il nucleare per evitare che trascinasse con i voti il raggiungimento del quorum anche per il referendum sul legittimo impedimento.
Mah... Non so. A me sembra che la legge sul legittimo impedimento al momento sia una legge che rende inutile la resistenza dei politici ai processi seri.
Invece trovo estremamente importanti i due referendum sull'acqua, in cui il no porterà all'abrogazione della legge che non permette ai comuni di gestire al meglio i servizi di distribuzione dell'acqua tramite appalti o gestioni in economia di scelta locale.
Il referendum contro il nucleare è abbastanza importante. Se vincerà il no e se ci sarà il quorum, fermerà la costruzione delle centrali nucleari per 5 anni invece che per 1. E non credo che l'opinione pubblica possa cambiare idea in un anno. Non si tratta di emotività, ma del fatto che nessuno si fida della gestione che lo stato italiano può garantire. Chi è disposto a passare sopra agli sprechi delle autostrade di Reggio Calabria, non è disposto a rischiare le stesse superficialità per una centrale nucleare.
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