martedì 28 settembre 2010

Messico, frana su un paese, centinaia di vittime

La notte scorsa una frana è scivolata su un paese nell’ovest del Messico, Santa Maria di Tlahuitoltepec nella regione di Oaxaca. Le forti piogge di questi giorni hanno causato un cedimento e la conseguente frana. Si teme per la vita delle persone che sono state sorprese nel sonno e potrebbero esserci stati 500 o 600 morti e più di 300 case sepolte dal fango, secondo quanto dice il governatore dello Stato messicano. I soccorsi sono già in parte sul posto e son composti da squadre dell’esercito, da un centinaio di volontari della protezione civile e da del personale medico. Santa Maria di Tlahuitoltepec si trova a circa 4 ore di automobile dalla capitale della regione, Oaxaca, ma in queste ore la zona è difficile da raggiungere perché rimasta quasi completamente  isolata proprio a causa delle grandi piogge, da quello che abbiamo potuto sapere dalle notizie ancora frammentarie.

Fonte:ansa.it foto:google earth

15 Arrestati per reati contro la pubblica amministrazione il Liguria

Franco Bonanini, presidente del parco delle 5 terre; Gianluca Pasini, sindaco del comune di Riomaggiore, il comandante della polizia locale, il capo dell’ufficio tecnico e altre otto persone sono state poste in arresto per reati come abuso di ufficio, concussione, falso e truffa ai danni dello stato, e associazione a delinquere. I loro delitti, leggendo quali sono le figure che sono state arrestate, cioè il capo dell’ufficio tecnico del comune, il sindaco, il presidente del parco e il comandante dei vigili sono quasi sicuramente stati perpetrati all’interno dell’area dell’edilizia e dei permessi per costruire. Il parco nazionale delle Cinque Terre è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Sarebbe una buona cosa spiegare che quando ci si presenta per fare il sindaco o per ricoprire delle cariche pubbliche gli “affari”, specie quelli sui terreni e sui piani regolatori, andrebbero lasciati totalmente al di fuori. Quando poi ci si candida ad amministrare un bene dichiarato “patrimonio dell’umanità” bisognerebbe avere la coscienza che il proprio ruolo riveste una sacralità civica che deve andare oltre qualsiasi tipo di interesse se non quello del luogo stesso e della sua comunità.
Fonte: ansa.it /foto: wikimedia commons

giovedì 23 settembre 2010

Chi sarà il successore di Profumo? Si accettano scommesse

Dopo tutta una serie appassionante di colpi di scena degni di una soap, con le agnzie di stampa e gli articoli di giornale che cambiano parere e notizie nel giro di pochi minuti, ci si avvia alla scelta di un nuovo amministratore delegato per Unicredit, che sstituirà Alessandro Profumo. C'è chi parla di  Albert Nagel, ora amministratore di Mediobanca , c'è chi parla di Giuseppe Guzzetti, presidente della fondazione Cariplo, c'è chi nomina Andrea Olcel, ora della Bank of America Merrill Lynch, ma rimane il fatto che nonostante si parli parecchio l'amministraore delegato deve ricevere i voti della maggioranza del consiglio di amministrazione e non è detto che il tedesco Dieter Rampl abbia i voti necessari per poter poter designare un nuovo amministratore delegato.

mercoledì 22 settembre 2010

Il capoverso

Il capoverso è l'andare a capo mentre si scrive, ma può anche indicare il girare il capo, la testa, verso qualcosa che ha attirato al nostra attenzione. Ecco la duplice missione di questo blog: girare il capo verso qualcosa che ha attirato al nostra attenzione e l'andar a capo, ricominicare, ogni volta con un argomento differente e un articolo differente.
Vedremo se l'intuizione che mi sembra di aver avuto con questo blog ci porterà insieme a qualcosa di buono, e sarà divertente se anche le mie amiche e i miei amici mi aiutaranno a far risaltare qualche notizia che li ha colpiti.  Se poi il capoverso diventerà un blog multi autore,continuando con la parafrasi del "girare il capo verso qualcosa", si potrebbe arrivare a un bell'esercizio di ginnastica mentale.

Unicredit, 40 milioni di euro la buonuscita di Alessandro Profumo

Per Alessandro Profumo, il dimissionario amministratore delegato di UniCredit, è stata decisa una buonuscita di 40 milioni di euro. Il pensiero corre alle 4.000 persone che resteranno senza posto di lavoro in Unicredit. La moglie di Profumo fa sapere che doneranno 2 milioni di euro ad una associazione che si occupa di extracomunitari e zingari. Dopo essere stato zitto sulla scalata della Libia del capitale della banca che raccoglie gli investimenti delle fondazioni (cioè i soldi delle nostre piccole casse di risparmio), Profumo ha voluto dare anche questo altro schiaffo alle persone normali.
I disoccupati ringraziano e sperano che i 40 milioni di euro gli vadano di traverso.
Per approfondimenti: La buonuscita di Alessandro Profumo

martedì 21 settembre 2010

Profumo si è dimesso dopo una riunione durissima

Si è dimesso dopo cinque ore di riunione l'amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo. la motivazione per cui i soci gli hanno chiesto di recedere dall'incarico riguarda l'aver permesso che la Libia acquisisse, con una delle sue banche il 2,5 del capitale sociale di Unicredit sorpassando al soglia di sicurezza del 2%. Ora la Libia detiene il 7,5 delle azioni di Unicredit.

Una quota della buonuscita dell'ex amministratore delegato di Unicredit sarà devoluto al Don Virginio Colmegna,ha fatto sapere la moglie del manager, dicendo che ci tiene a farlo sapere. Si potrebbe intuire una certa polemica sotto a questa dichiarazione e vista l'attività pro-zingari di don Colmegna.
Verrebbe da dirle che ci sono 4700 persone che perderanno il posto di lavoro ad unicredit e qualche milione che invece non lo troverà più e che avrebbero molto più bisogno di quei due milioni di euro che darà a don Colmegna e servirebbe molto anche il resto della cospicua buonuscita che Alessandro Profumo riceverà.
Si dice che la lettera che profumo ha consegnato al consiglio di amministrazione ha sollevato un vero e proprio vespaio fra i consiglieri, e che alcuni si sono spinti ad opporsi alle sue dimissioni. rimaniamo curiosi di leggerla anche noi.